Palermo – Il primo dicembre 2017 all’Astoria Palace Hotel si è tenuto il XII Consiglio Confederale Regionale UIL.
Al tavolo dei lavori hanno preso parte i segretari regionali UIL e ha moderato il congresso il Segretario Organizzativo regionale Luisella Lionti.
Ha chiuso i lavori congressuali il Segretario Generale Nazionale UIL Carmelo Barbagallo.
Nella relazione introduttiva il Segretario Generale regionale Claudio Barone ha parlato positivamente circa i risultati raggiunti a livello nazionale per la questione pensioni in quanto il Sindacato è riuscito ad aprire una breccia nella Legge Fornero e ha, poi, toccato tutti i punti che riguardano le emergenze dell’Isola dando maggiore rilievo al problema disoccupazione e lavoro a quella sui rifiuti e dei lavoratori precari perché incombenti ed urgenti.
Ha sottolineato la questione dei Fondi europei non spesi, e quelle delle infrastrutture mancanti e una macchina burocratica da riformare
Barone ha affermato: “La fine della passata legislatura scaricava su quella successiva una serie di aspettative dal rinnovo del contratto dei regionali a quello dei forestali.
Bisognerà andare a verificare, sotto il profilo degli impegni assunti nella legislatura precedente e che ora devono passare ad incasso, se ci sono le condizioni e che cosa bisogna fare per realizzarli e, inoltre, fare una operazione verità”.
Per la questione rifiuti in particolare ha evidenziato che: “le discariche siciliane andranno in crisi tra due settimane e andranno esaurendosi una dopo l’altra e non c’è ancora un indirizzo, oltre a un provvedimento di proroga di discarica, su come si dovrà procedere”.
Il Segretario Generale Nazionale Carmelo Barbagallo nelle sue conclusioni ha parlato di come il Sindacato abbia ripreso posizione e ruolo e ha detto: “Il rapporto Censis parla di una diminuzione tra il 2015 e il 2016 degli iscritti nel suo complesso tra le tre Organizzazioni Confederali. Un calo di circa 180 mila iscritti, ma crescono nella sola UIL, sia tra i lavoratori attivi che tra i pensionati, questo significa che non abbiamo sbagliato altrimenti ci avrebbero distrutti!” E continua dicendo: “Eravamo all’angolo e non a caso abbiamo fatto un ring come coreografia per la Conferenza di Organizzazione per uscirne. Il Presidente del Consiglio Renzi aveva chiuso la Sala Verde, all’inizio si chiedeva chi io fossi e incontrandolo a Bari l’ho fatto impegnare per i 730 miliardi e 300 milioni per la previdenza e i 5 miliardi e mezzo per il pubblico impiego. Aveva i pizzini di Padoan – ha detto – dove gli spiegava che al massimo avrebbe potuto utilizzare 5 miliardi per la previdenza e 2 miliardi e mezzo per il pubblico impiego. A tal proposito a voluto sottolineare sulla questione unità sindacale che: “fu una presa d’atto e non un accordo perché noi abbiamo deciso di non fare accordi separati perché sono stati quelli che ci hanno distrutto come immagine del Sindacato”.
Trinacrianews.eu ha, in tale occasione, effettuato videointerviste a Barbagallo e a Barone rispettivamente sul tema delle pensioni, disoccupazione giovanile e situazione economica con necessità di nuove riforme al primo e sulle emergenze della Sicilia e le priorità di intervento, e, inoltre, il tema rifiuti e occupazione al secondo