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Anno XIII - Num. 59 - 15 aprile 2025

Anno XIII - Num. 59 - 15 aprile 2025 Politica e società

Rapporto UilPensionati sulla spesa sociale dei Comuni

Claudio Barone Segretario generale UILPSicilia: "Per gli anziani in Sicilia si fa poco, meno che nel resto d'Italia"

di Redazione TrinacriaNews
Stando ai più recenti dati Istat, elaborati in uno studio dalla Uil Pensionati Nazionale su iniziativa del segretario generale Carmelo Barbagallo, i Comuni siciliani hanno destinato alle politiche sociali (disabilità, anziani, soggetti a rischio di esclusione, famiglie, diritto alla casa, rete dei servizi) il 14.7 per cento sul totale delle spese nei bilanci consuntivi 2023 (144 euro pro-capite). La media italiana si attesta, invece, al 17 per cento (178 euro).
 “Di questa indagine conoscitiva – commenta Claudio Barone, segretario regionale della UilP – colpisce, fra l’altro, che in Sicilia il valore pro-capite degli interventi per la Terza Età si fermi a 6 euro, ben undici al di sotto della media nazionale. In un curioso derby delle Isole, poi, la Sardegna vincerebbe 4 a 0 perché la spesa pro-capite è stata di ben 24 euro”. L’esponente sindacale aggiunge: “Così non va! Qualcuno fa finta di non accorgersi delle sfide sollevate dall’innalzamento dell’età della popolazione e nega mezzi adeguati agli enti locali, che sull’invecchiamento attivo come anche sulla non autosufficienza dovrebbero poter investire di più. E sottolineiamo la parola “investire”, perché questi non sono certi soldi buttati al vento ma risorse utili a migliorare la qualità di vita delle persone, ad accrescere quindi il benessere collettivo”.
Barone afferma ancora: “Il Rapporto rivela pure quanto sia ampio il divario tra il Mezzogiorno e il resto d’Italia in fatto di livelli essenziali delle prestazioni sociali, che l’Autonomia differenziata rischia di aggravare. Si passa dai 188 euro pro-capite del Centro Italia per spesa complessiva, anziani compresi, ai 158 del Sud. Dai 23 euro pro-capite per interventi in favore della Terza Età al Nord agli appena 8 del Mezzogiorno. Hanno ragione gli autori dello studio, fortemente voluto dal nostro leader nazionale Carmelo Barbagallo, quando scrivono che non possiamo più permetterci disuguaglianze tra chi vive in alcune zone rispetto ad altre, creando cittadini di serie A e altri di serie B o addirittura C a seconda della residenza geografica. Si cominci dalla Sicilia, ripensando finalmente il nostro welfare sia a livello nazionale che di prossimità con stanziamenti di risorse adeguate ai bisogni delle persone”.
Nell’indagine conoscitiva UilPensionati, infine, si ricordano quali interventi siano compresi nella specifica voce di bilancio. Si va dalle indennità di cura alle spese per interventi contro i rischi collegati alla vecchiaia, dall’aiuto domestico alle attività culturali, di svago, di viaggio o di vita collettiva, dagli interventi per favorire mobilità, integrazione sociale e svolgimento delle funzioni primarie degli anziani ai costi di ricovero.
 
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